Intervista Radio Città Bollate del 06/01/2009
mia mail: nuvolarossa55555@yahoo.it
1) Mia presentazione: chi sono, cosa faccio
Sono una massoterapista e una naturopata, quindi faccio trattamenti massoterapici con diverse tecniche e consulenze di naturopatia nella quale mi avvalgo dell'iridologia e della riflessologia come mezzi di conoscenza della persona che si rivolge a me.
Il metodo di massaggio che seguo è il metodo che insegna Lucia Torri Cianci, oggi chiamato Se.Mi.Ste. Questo metodo prevede tante manualità classiche quali il tensioriflessogeno, alcuni lo conoscono come scollamento o roll-on che primariamente scioglie le tensioni muscolari; la riflessologia plantare; il massaggio connettivale che è una pulizia profonda dei tessuti; il linfodrenaggio Voder che drena i ristagni della linfa rinforzando e stimolando il sistema linfatico e di conseguenza quello immunitario, e altre tecniche più specifiche come quelle sbloccanti, rilassanti etc.
Questo metodo mi ha entusiasmato e conquistato dal primo istante, innanzitutto per l'unicità della sua ideatrice, la mia stimatissima insegnante Lucia; è un metodo usato in migliaia di centri benessere italiani, non solo perchè è basato a livello pratico su tecniche di massaggio classiche ormai consolidate ma anche antiche di diverse culture ma soprattutto xchè tiene in considerazione la lettura degli inestetismi e dei diversi segni presenti sul piede e sul corpo in chiave psicosomatica, quindi tenendo ben presente il fatto che l’essere umano è un entità unica, completa e non formata solo da organi, apparati, parti separate una dall'altra ma come un insieme di questi con anche emozioni, pensieri ed esperienze che formano un uno, che compongono quella persona, quello che è stato, quello che è e quello che sarà.
Oltre alle conoscenze e allo studio prettamente tecnico delle manualità di massaggio, la conoscenza e l'interpretazione della psicosomatica è ciò che personalmente più mi affascina di questo metodo.
Lucia genitrice di questo metodo e insegnante mia e di migliaia di estetiste e massaggiatori è una donna a mio avviso speciale che sà essere incredibilmente intelligente, intuitiva, profonda con un umiltà, una semplicità e una forza che ogni volta mi lasciano basita e col cuore pieno di gioia; mi ritengo fortunata perchè sul mio cammino ho incontrato una maestra con la M maiuscola che difficilmente si incontrano.
Inoltre, nel mio lavoro, mi avvalgo della conoscenza dell’iridologia, della naturopatia e dell’ idrotermofangoterapia apprese all’Accademia G.Galilei di Trento frequentata diversi anni fa.
Ho anche fatto altri corsi di massaggio, uno di questi per es si chiama Butterfly Massage, massaggio a farfalla, per la particolare posizioni in cui si tengono le mani per tutto il massaggio; viene preceduto e seguito da un disegno ad occhi chiusi nella quale si individuano le parti meno sensibili, le più bloccate e contratte della persona che lo esegue; è un massaggio fondamentalmente rilassante che lavora sui meridiani, i canali energetici che ci attraversano e migliora la circolazione dei fluidi, dei liquidi nel corpo, ma soprattutto permette di riequilibrare la sensazione di unione di noi stessi, cioè permette di sentire tutte le parti del proprio corpo più unite, anche quelle che siccome doloranti tendevamo ad escludere dalla nostra coscienza, dalla nostra percezione, tutto ciò è particolarmente visibile nel disegno.
Inoltre ho partecipato a moltissimi seminari, conferenze, corsi di aggiornamento pratici e teorici fondamentalmente sulla conoscenza e l’uso di erbe, degli oli essenziali e di diversi preparati erboristici quali i gemmoderivati, gli oligoelementi, i fermenti, prebiotici, sul trattamento dei disturbi nelle diverse stagioni, sull'alimentazione etc, etc, etc.
Amo studiare, apprendere nuove informazioni che mi permettono di migliorare sia professionalmente che personalmente e nutrono il mio desiderio di sapere e divulgare.
Sono molto fortunata, ho avuto la forza di impegnarmi, la follia di osare, e il coraggio di credere in me stessa e in ciò che sentivo mio, e ho fatto della mia passione la mia professione.
2) Perché hai scelto questa strada? da cosa è scaturita la decisione di intraprendere questo tipo di studi?
Penso sia partita dalla motivazione più antica del mondo che spinge ogni essere umano alla ricerca di se stesso e da un bisogno profondo di conoscere le risposte che non avevo e che non ho sui misteri che la vita ci regala prima forse fra tutti la sofferenza, inoltre da una passione bruciante, inspiegabile x tutto ciò che è collegato al mondo del naturale e ciò che, sia questo mondo che l’uomo, offrono per il ritrovamento del benessere, del riequilibrio, dell’alleggerimento dalle sofferenze.
Un altra motivazione è che volevo farlo come lavoro, dal momento che questo prende la maggior parte del tempo della nostra vita ho pensato di impiegarla in qualcosa che mi appassionava, insomma fare ciò che più mi piaceva.
Ho deciso “tardi” cosa volevo fare da grande, verso i 24 anni iniziando con un corso regionale di ASA ausiliario socio assistenziale.
Durante questo corso una compagna mi diede un volantino dell’accademia G. Galilei scuola fondata da Luigi Costacurta, di naturopatia, idrotermofangoterapia con specializzazione in iridologia, che decisi di frequentare a Trento per tre anni; durante l’ ultimo anno nel periodo di lezioni pratiche che si tenevano alla Villa delle Ortensie collegata alle Terme di S.Omobono in Valle Imagna, Bergamo, ebbi i complimenti da parte delle mie compagne che praticavano professionalmente il massaggio e l'incitazione di intraprendere anche questa via come bagaglio delle mie esperienze perchè per loro molto portata.
Caso vuole che proprio in quei giorni un caro amico che praticava il metodo già da anni mi consigliò di andare da una sua collega per farmi fare la riflessologia plantare e per informarmi su tale metodo.
Andai da Maria Pia che mi diede come una scossa! E' una professionista che stimo perchè molto brava e così pochi giorni dopo mi ritrovai a Mestre per il mio primo corso di massaggio di Lucia !!!
Diciamo che un mix di situazioni createsi, di mia predisposizione personale e di incontri naturalmente non casuali mi hanno portata ad intraprendere anche questa strada, che ho unito a quella della naturopatia.
Intanto collaboravo in tre erboristerie diverse coltivando e approfondendo la mia conoscenza riguardante la fitoterapia, cioè l’utilizzo delle erbe a scopo terapeutico, che è un altra delle grandi passioni che ho.
Il mio percorso di studi naturalmente è tuttora in atto e non finirà mai, penso che le nuove conoscenze e l’aggiornamento, non solo nella mia professione ma in tutte, permetta un continuo miglioramento non solo dal punto di vista professionale e di servizio agli altri ma anche di crescita personale; hai la possibilità di continuare a sfidare i tuoi limiti di imparare cose che possono sorprenderti ed aprirti nuovi orizzonti, farti scoprire nuove facce della misteriosa ed affascinante vita!
3) Ci parli in modo un pò più approfondito della naturopatia, dell’iridologia e dell’idrotermofangoterapia?
Sono termini che negl’ultimi tempi si sentono sempre di più ma della quale non si sà ancora abbastanza;
Sono innanzitutto delle pratiche antichissime, conosciute da diversi millenni che semplicemente, negli ultimi decenni, con l’aumentare della sensibilità delle persone verso il ritrovamento del benessere con metodi dolci, più naturali possibili stanno venendo riscoperte, riutilizzate, richieste perchè più rispettose, meno invadenti, con meno o niente danni collaterali e più in sintonia col nostro organismo, col nostro vero e più profondo essere.
Con il termine NATUROPATIA si intendono tutte quelle pratiche utili per stare meglio, per ritrovare il proprio equilibrio non solo dal punto di vista fisico ma anche psicologico, energetico ed emozionale, con l’ausilio di mezzi che la natura ci offre, ci mette a disposizione; quindi avviene attraverso la conoscenza e l’utilizzo di metodologie usate per millenni nel passato da tutte le popolazioni esistite.
Il NATUROPATA è colui che, attraverso dei consigli personalizzati, cerca di insegnare ad ognuno ad occuparsi di se stesso, ad essere il medico di se stessi, nel limite del possibile; sensibilizza e sprona a stare più attenti ai segnali che il proprio corpo ci invia, attraverso i sintomi per es.; il naturopata fà da intermediario tra le conoscenze acquisite delle pratiche naturali sia dell’antica che della moderna medicina tradizionale e/o popolare e la persona che gli chiede consiglio.
Il messaggio principale, fondamentale che il naturopata ha il compito di dare è quello di iniziare a prendersi cura di se stessi attraverso l’aumento dell’ascolto e della consapevolezza del proprio corpo ed emozioni o stati d'animo, volendosi più bene; quindi non una figura che si sostituisce a te o dalla quale diventi dipendente ma semplicemente una persona che ti suggerisce quali pratiche attuare in particolar modo per la prevenzione ma anche per il recupero e il mantenimento dello stato di benessere, che dovrai mettere in atto tu, modificando cattive abitudini trasformandole in occasioni per aumentare e mantenere la vitalità e il benessere; il fine è innanzitutto quello del miglioramento della qualità della propria vita sotto tutti gli aspetti.
Tra i consigli che il N. dà innanzitutto ci sono quelli di una salutare e buona alimentazione; per quanto riguarda ciò che insegnava Luigi Costacurta, fondatore della scuola di naturopatia che ho frequentato, l’assunzione di cibo era ed è visto come una vera e propria pratica per ripristinare non solo un apparato gastrointestinale con delle problematiche ma tutto l’organismo.
Quindi un certo tipo di alimentazione, per esempio con delle buone combinazioni, oppure la cottura attraverso metodi che modifichino il meno possibile i cibi facendo sì che non perdano le loro preziose proprietà, diminuendo o in alcuni casi evitando i fritti, soffritti, le lunghe cotture ,etc viene consigliata come mezzo per acquisire e recuperare forza ed energia dal cibo e per ripristinare un equilibrio perso attraverso l’abuso o il mal uso dei cibi.
Ci sono poi, molto importanti anch'essi, consigli sull'intraprendere l’esercizio fisico come la respirazione, lo yoga, il nuoto etc, e molto importante l’insegnamento di pratiche semplici, poco costose ed attuabili facilmente a casa propria quali l’idrotermofangoterapia oppure potrà, se il caso lo richiede, consigliare preparati erboristici come i gemmoderivati, gli oli essenziali, gli oligoelementi oppure i fermenti lattici, le tinture madri, le tisane etc;
Una delle pratiche che uso molto sia per me che per i miei clienti e che è molto efficace è la FANGOTERAPIA, cioè l'uso del fango, dell'argilla sotto forma di impacchi, cataplasmi o per assunzione interna; è molto usato nei centri benessere (qui più che altro a scopo estetico) o nelle terme di tutto il mondo.
L’argilla, cioè la terra, ingrediente base che costituisce il fango, è una mia grandissima passione, li uso su di me da tanti anni e li consiglio vivamente spesso, ogni volta che ne ho l'occasione perchè donano beneficio.
I fanghi hanno innanzitutto proprietà antinfiammatorie; l’argilla, che come ho già detto è l’elemento base che li compone e non è altro che un composto di tanti minerali che la natura ci ha regalato così come la troviamo in commercio, nella quale convivono armoniosamente tantissimi elementi chimici con strutture diverse, primo tra tutti il Silicio, componente principale, sotto forma di acido silicico delle nostre parti molli quali il tessuto con- nettivo, i tendini, le fasce che contengono gli organi interni, le gengive, i muscoli ma anche i peli, le unghie etc.
L’argilla può essere di diverse origini, marina, vulcanica, lacustre, glaciale e fluviale; in genere le più attive in base alla mia esperienza e che comunque si trovano in commercio più facilmente, sono l’argilla verde ventilata che è di origine marina e quelle vulcaniche, più specifiche per interventi che richiedono un efficacia più immediata, traumi, distorsioni, edemi, artrosi etc.
I fanghi che consiglio e che applico sono naturalmente parziali; quelli totali si possono fare solo alle terme in quanto richiedono scarichi speciali altrimenti otturerebbero le tubature delle nostre abitazioni; se usati invece per fanghi locali, parziali le quantità sono contenute e questo problema non si presenta, in quanto una volta tolti dalla persona si possono buttare nella pattumiera perchè non riutilizzabili.
Si possono fare alla colonna vertebrale, utili come abbiamo detto per sfiammare anche in sole poche applicazioni, inoltre sciolgono le contratture muscolari poiché l’argilla ha la capacità di richiamare sangue nella zona sulla quale viene applicata, quindi di scaldare e rilasciare, rilassare; non solo, ha anche una qualità favolosa che è quella della capacità di scambio cationico, la CSC è la capacità che ha l’argilla in ambiente acquoso di rilasciare i suoi innumerevoli e preziosi Sali minerali, metalli e metalloidi alla zona del corpo che copre e nello stesso istante di assorbire le tossine lì presenti; agisce da spugna assorbendo ciò che è da eliminare e rilasciando i minerali che ripristinano le funzioni in quel punto, quali la circolazione del sangue, quella della linfa, il nutrimento e la ricostruzione cellulare, etc.
Ci sono poi, IMPORTANTISSSIMI i cataplasmi all’addome, servono sempre per sfiammare, ripristinare le funzioni dell'apparato gastrointestinale, migliorare il tono, la digestione, la motilità intestinale e per tante tante altre cose.
L’argilla si può anche usare per uso interno, comunque mi fermo altrimenti diventa un corso sull’ uso medicamentoso dell’argilla, corso che ho gia preparato per proporlo nella primavera dell'anno prossimo, il luogo e le date sono ancora da definire ma per chi è interessato ad avere ulteriori informazioni può contattarmi.
Come ultima cosa sull'argomento, non certo per minore importanza, non posso fare a meno di ricordarvi che i fanghi hanno un origine antichissima e che già gli egizi in alcune loro ricette sia di cosmesi che di conservazione delle salme indicavano l’argilla nei diversi ingredienti per le sue funzioni conservative, disinfettanti, antibatteriche, purificanti; inoltre altre indicazioni a riguardo ci son state date da uno dei più grandi “naturopati”, permettetemi il termine riferendomi a lui ma d’altronde oltre al suo immenso potere personale usava fanghi, pranoterapia o comunque l’imposizione delle mani e l’imparagonabile fede, sto parlando di uno dei più grandi Maestri della nostra storia: “Gesù”, che curava chi soffriva di artrosi e problematiche anche di malformazioni ossee con i fanghi del Nilo; fatti solo questi due accenni vorrei ne approfittaste per riflettere sul fatto che noi oggi chiamiamo queste pratiche come “alternative”!!!
Solo un altra parentesi sull’efficacia dell’argilla, poco fà parlavo di fede, questo è il primo ed essenziale ingrediente che noi dobbiamo avere per star meglio; il nostro pensiero, la nostra volontà fan si che il corpo si predisponga positivamente ad un cambiamento, al contrario quando siamo dubbiosi o non fiduciosi noi siamo il primo vero ostacolo al nostro miglioramento, questo non vale solo per l’uso dell’argilla ma per qualsiasi cosa; l’argilla essendo un elemento naturale segue i ritmi della natura quindi non c’è da illudersi o abbattersi quando vediamo che il problema non si risolve con una o due applicazioni, ci si può da subito sentire meglio ma siccome un problema ha richiesto del tempo per crearsi richiederà tempo per risolversi!
Passando all'IDROTERAPIA, colui che la usò molto e ne rese possibile la diffusione fu l’Abate Knaipp; il termine stesso indica la sua funzione: è l’uso dell’acqua a scopo terapeutico con le sue diverse temperature, ognuna delle quali provoca una reazione diversa stimolando la circolazione attraverso il sistema nervoso; quindi per esempio l’acqua calda si usa per abbassare la pressione o quella fredda per favorire la costrizione delle vene; le pratiche idriche sono diverse: vanno dal semicupio per le infiammazioni locali, al pediluvio a temperatura alternata per esempio per il mal di testa, oppure la balneoterapia cioè il bagno fatto magari con decotti d’erbe, oli essenziali o argilla, oppure i bracciluvi per migliorare la circolazione e quindi il benessere nella zona toracica, cioè quella cardiaca e polmonare, oppure un altra fantastica pratica veloce e molto efficace è la frizione fredda che stimola e migliora molto la circolazione sanguigna, l’eliminazione delle tossine, la resistenza al freddo e anche agl’acciacchi della stagione fredda, provare per credere; più conosciute invece la sauna e il bagno turco e poi tante altre.
Queste due pratiche, l’idroterapia e i fanghi, sono tra le mie preferite non solo perchè efficaci ma soprattutto perchè semplici da attuare e quindi da insegnare alle persone che possono poi farsele a casa propria e perchè sono poco o quasi niente costose quindi alla portata di tutti e non solo di chi può permetterselo.
L’IRIDOLOGIA invece è una scienza, antica anche lei, nella quale si studiano i vari segni grafici e cromatici dell’iride, della sclera e della pupilla, naturalmente essendo conosciuta e studiata da tantissimo tempo, si hanno informazioni sempre più precise a riguardo; quindi con la lettura dell’iride si può arrivare a capire la costituzione base di una persona, le varie problematiche fisiche ed emotive che ha avuto in passato che ha nel presente e la sua personale predisposizione nel futuro, questo non perchè l’iridologia sia un arte divinatoria ma perchè ormai ci sono molti studi, dati, esperienze e casistiche verificabili di tutti i medici, scienziati e studiosi che l’hanno applicata e sperimentata.
La mappa iridologica è una mappa di tutti i punti riflessi del nostro corpo, e in base ai segni grafici impressi dal Sistema Nervoso oppure dalle varie colorazioni impresse invece dal sistema circolatorio si interpreta lo stato di benessere e di energia di quell’organismo.
Questi segni sono delle vicissitudini accadute a quella persona, sono delle esperienze sia fisiche che emotive che son state registrate dal SN in quel corpo; è affascinante, ci sono le varie aree sia circolari che a spicchio da valutare nella quale ci sono collegate anche le più piccole zone del nostro corpo.
4) Prima hai parlato di un argomento che mi affascina tantissimo e cioè della lettura, dell’interpretazione dei segni e degli inestetismi presenti sul corpo come mezzo per sapere cos’è accaduto o cosa accade ad una persona.....ma com’è possibile questo?
Tieni conto innanzitutto, come dicevo all’inizio, che l’essere umano è un entità unica formata sì da più tessere quali il corpo fisico, quello emozionale, quello spirituale, intellettivo, razionale etc ma che formano un unico puzzle e se anche mancasse una di queste tessere quell’essere non sarebbe completo, la sua visione verrebbe falsata, sarebbe parziale e incompleta; questo per capire che solo per approcciarsi alla conoscenza di una persona bisogna tenere in considerazione tutto ciò che lo forma, tutto ciò che vive e che non riesce a vivere, quali emozioni, situazioni pratiche, esperienze, pensieri, disagi, gioie etc, tutte queste vicissitudini momento per momento, giorno per giorno il nostro SN le segna attraverso appunto dei segni sul corpo e così come un libro prende forma e senso con le parole che gli vengono scritte sopra così il SN segna su quel corpo tutto ciò che quel corpo vive, siano essi traumi fisici che emozionali, qualsiasi cosa ci accade viene incisa su quella pagina in bianco che ci avvolge, la nostra pelle.
In base alle conoscenze date dall’osservazione, dallo studio e dall’esperienze o anche dalle intuizioni di tantissimi scienziati, medici, curiosi, folli, saggi etc sia del passato che di oggi sono state create delle mappe che indicano tutti i punti di collegamento presenti nel nostro corpo, dai meridiani e i punti energetici della medicina tradizionale cinese,esistente da almeno 5000 anni, ai chakra o punti energetici di quella indiana l' ayurvedica esistente anche lei da millenni, fino alle mappe più recenti per esempio quelle di riflessologia del Dott. William Fitzgerald, medico del Boston City Hospital, specialista in laringoiatria che nel 1917 pubblicò un libro intitolato zone therapy, or relieving pain at home (terapia zonale, come alleviare il dolore a casa propria); nel libro egli descrive i suoi successi nell’alleviare il dolore di una o più parti del corpo agendo con vari artifici sulle mani e sulle dita, agendo quindi sui punti riflessi delle mani collegati a livello nervoso alla o alle zone dolenti più lontane nel corpo, attenuando o risolvendo il problema.
Durante una cena in cui lo presentavano partecipò una nota cantante lirica che quella sera per un problema non riusciva ad emettere i toni alti; Fitzgerald chiese di esaminare le mani e i piedi della signora, notò un calletto su l’alluce dx, le disse che quella era la causa, esercitò una pressione in quella zona per alcuni minuti e la cantante fu in grado di fare le note alte meglio di come le aveva sempre fatte.
Il libro non ebbe un grande successo nel mondo medico, ma un medico in particolare Joe Shelby Riley vi si appassionò e iniziò ad usarla nel suo studio nella quale lavorava una terapista, Eunice Ingham, che spinta dal suo desiderio di ricerca iniziò a sviluppare sperimentando la sua teoria sulla riflessologia del piede, nei primi anni 30’; nel 1938 riunì tutte le sue esperienze e convinzioni e scrisse un libro intitolato “Le storie che i piedi possono raccontare), morì nel 1974 ma i suoi familiari fondarono l’istituto nazionale di riflessologia portando avanti i suoi studi.
Tieni presente che la riflessologia plantare o comunque il trattamento dei piedi a scopo curativo veniva usato già dai medici dell’antico Egitto, infatti c’è un dipinto murale risalente al 2330 a.C nella tomba di Akhmahor (massima autorità dopo il re) a Saqqara, conosciuta come la tomba del medico, nella quale ci sono raffigurati due uomini che trattano i piedi di altri due e sotto c’è scritta una frase che dice: “non farmi male” e la risposta del medico è: “ agirò in modo da meritare la tua lode”; anche nella bibbia ritroviamo riferimento al trattamento del piede in particolare xò al lavaggio dei piedi, pratica fatta fondamentalmente per dimostrare umiltà ed amore, che infondeva comunque sollievo.
Stavo dicendo, prima di questa pausa sulla riflessologia della mano e dei piedi, che ci sono appunto varie mappe dei punti riflessi del corpo, c’è la mappa iridologica cioè quella dell’occhio, oppure la mappa dei punti riflessi sul viso fino ad arrivare alle mappe di collegamento del SN con ogni minima parte dell’intero corpo; riguardo quest’ultima riflessologia dobbiamo ringraziare un grande medico neurologo Giuseppe Callegaris nato nel 1876 a Forni di sotto (UD), figlio del medico condotto del paese; si laureò in medicina e il titolo della sua tesi di laurea era “Il pensiero che guarisce” già da questo possiamo intuire che era un medico molto più aperto, geniale ed intuitivo di quasi tutti i colleghi dell’epoca e non solo, che infatti lo isolarono e lo osteggiarono sempre, nonostante lui cercò la loro cooperazione.
Callegaris dedicò quasi tutta la sua esistenza a studiare ed analizzare, con metodo scientifico, le manifestazioni che l’Anima e lo Spirito producevano nel mondo materiale e le loro ripercussioni sul corpo fisico; egli si imbatté, quasi casualmente, in particolari fenomeni di sensibilizzazione cutanea, cioè della pelle, concomitanti con speciali funzioni psichiche, fu lui che definì e trovò le zone dermalgiche, metameriche etc cui ancora oggi si fa riferimento e si basano i testi di anatomia, ma anche le tecniche di massaggio moderne.
La sua intelligenza gli aveva permesso, gia da giovane laureando, di orientare la propria curiosità verso la comprensione di tutti quegli inspiegabili fenomeni di guarigione o miglioramento che avvenivano in presenza dell’utilizzo di farmaci placebo.
Già allora, aveva notato come fosse forte, se non addirittura predominante, la componente emotiva e psicologica nei casi di recupero della salute.
Egli aveva individuato nella pelle un sensibilissimo pannello di controllo in grado di mostrare irregolarità nel funzionamento del corpo fisico nonchè malesseri e squilibri della psiche. Ovverosia, scoprì che particolari zone della cute sono strettamente connesse ai sentimenti di quello che lui chiamò Spirito e al funzionamento degli organi fisici.
Proprio come un pannello di controllo, però, la pelle non si limita ad “accendere” la spia dell’ipersensibilità quando è in funzione un determinato meccanismo, ma consente anche di attivare il suddetto meccanismo qualora esso sia a riposo, cioè di stimolare, di provocare un sintomo che è silente, di farlo uscire, apparire.
Quindi durante i suoi esperimenti scoprì una vera e propria mappa del corpo formata da zone, punti, aree e linee sulla quale lui attuava delle stimolazioni sia manuali, che meccaniche, che elettriche; i suoi studi si concentrarono sulla lettura degli effetti prodotti dalle varie sollecitazioni cutanee nel mondo materiale cioè sugl’organi fisici, dedicandosi con passione alla raccolta degli effetti documentabili, quindi con metodo scientifico.
Resta inteso, che per affacciarsi su questo immenso panorama che sostiene che l’uomo è fatto anche di emozioni, spirito, anima, sentimenti etc e che questi hanno, dal momento che ci formano assieme al corpo fisico, degli effetti sul nostro essere, occorra una visione più ampia di quella che solitamente contraddistingue la scienza ufficiale, che non accetta e non può accettare, l’esistenza dell’anima e dello spirito, in quanto non visibile, analizzabile, sezionabile, misurabile etc.
Ma molte cose che accadono nella vita stessa sono inspiegabili eppur esistono, naturalmente per chi non ha paura di vederle.
Quindi il metodo che studio e pratico, quello di Lucia, tiene in considerazione tutti questi punti riflessi del piede e di tutto il corpo e non solo per la lettura ma anche per l’applicazione delle manualità; quindi non dà solo indicazioni per l’applicazione pratica delle tecniche di massaggio ma dà la possibilità di comprendere e far comprendere alla persona quale emozione ha più difficoltà ad esprimere e a vivere con la conseguenza dell’accumulo nella relativa zona fisica riflessa; è utile per aumentare la nostra consapevolezza, per far riaffiorare un sentimento, un dolore che non volevamo più sentire ma che se non affrontato butta le basi per future problematiche iniziando da un infiammazione, passando poi magari ad una contrattura muscolare per poi arrivare come ultima chance, per non essere stato ascoltato e preso in considerazione tutte le volte che ha cercato di avvertirci e di chiedere aiuto, ad un vero e proprio malessere.
Lucia quando parla di emozioni dice che ci son state donate da Dio, che tutte sono positive, perchè create per farci crescere, per essere esternate, anche la rabbia e l’aggressività oppure la paura che tutti vedono e additano in modo negativo sono delle emozioni utilissime che ci aiutano nel corso della nostra vita, per esempio quando non veniamo rispettati, quando qualcuno vuole approfittarsi di noi; in questi casi la rabbia ci è stata donata per difenderci dal prepotente, dall’ignorante, da colui che pensa di poterci fare del male, é la rabbia che ci dà la forza e l’energia necessarie per difenderci, oppure per farci raggiungere un obiettivo con determinazione; possiamo usare l’aggressività nel senso di grinta quindi nel modo più positivo che si possa intendere, per costruire e non per distruggere.
Queste emozioni ci vengono donate all’atto della nascita e nei primi anni di vita le usiamo in modo genuino, sono poi gli adulti che bloccano queste naturali espressioni che hanno i bimbi, per esempio la rabbia è sempre stata vietata alle femmine con la motivazione che non sta bene, che quel comportamento non si addice ad una signorina!... ma mi domando e dico: se uno sta facendo il prepotente con me perchè non mi posso difendere con l’urlo se questo mi è stato donato apposta??? perchè in quanto femmina non sta bene? perchè in quanto femmina non posso dimostrare la mia forza? perchè se no i maschi hanno paura di perdere nell’immaginario comune la loro?
Oppure, d'altro canto, la paura e il pianto che son sempre stati negati al maschio fin da piccolo perchè son solo le femminuccie a poter piangere perchè ritenute più deboli, oppure sempre perchè più deboli giustificate ad aver paura perchè è compito dell’uomo proteggerle e non possono dimostrare di essere coraggiose.
I bimbi si sentono dire che un maschio che piange non è un vero uomo e così con il passare degl’anni a furia di sentirsi ripetere queste frasi quei bimbi ci crederanno e non piangeranno più; tutte quelle lacrime trattenute si accumuleranno nel petto (già perchè il corpo immagazzina e tiene lì da qualche parte ciò che noi non buttiamo fuori) e molto probabilmente provocheranno delle spiacevoli problematiche all’apparato respiratorio.
Ti faccio solo un esempio dei danni provocati da questi modi di dire popolari deleteri; tieni conto che per la medicina tradizionale cinese ogni emozione risiede ed è abbinata ad un organo preciso, la paura per esempio risiede nei reni e la rabbia nel fegato; da delle ricerche è risultato che gli uomini sono più soggetti ai calcoli ai reni mentre le donne a quelle della vescica biliare (vescichetta annessa al fegato), tieni conto che i calcoli sono delle concrezioni cioè delle concentrazioni di ciò che quindi non è stato espresso e si è materializzato.
5) Il primo incontro con te come avviene? quali domande fai? cosa fai?
Naturalmente la prima cosa che chiedo è la motivazione del contatto per sapere innanzitutto se posso esser d’aiuto io con le mie conoscenze o se è più indicato consigliare qualche altra persona o qualche altro tipo di trattamento; una volta che la persona viene al primo appuntamento in base alla problematica che presenta agisco di conseguenza, non ho un iter generico, valuto di volta in volta cosa fare; in linea generale ascolto le richieste o ciò che mi racconta la persona e intanto leggo cosa invece dice il corpo, partendo dalla lettura iridologica proseguendo con quella del piede con la riflessologia e poi con quella del corpo, diciamo che faccio una prima lettura generale per farmi un idea di cosa iniziare a massaggiare, di quale sia la prima cosa che richiede la mia attenzione.
Faccio attenzione a ciò che mi viene detto sia a voce direttamente dalla persona che in silenzio da ciò che è segnato sul corpo.
Vengono valutati molti fattori quali la temperatura, il colorito, le rughe, le smagliature, se ci sono zone contratte o lasse cioè senza tono, oppure zone indurite, bloccate, fredde, calde, sudate etc tutto, tutto ha la sua importanza e ci dà indicazioni su cosa iniziare a ri-equilibrare in quella persona.
Il primo incontro dura dall’ora all’ora emmezza dipende dall’esigenza del momento, oltre alle varie possibili letture per valutare lo stato di disequilibrio e al colloquio, per vedere se ci sono blocchi, contratture a livello muscolare etc faccio un primo approccio di massaggio per valutare la situazione, diciamo toccando con mano; quindi il primo incontro avviene con la lettura dell’iride ed un massaggio generico che mi permettono di iniziare a conoscere la persona, per poi massaggiare in modo specifico nei successivi incontri.
Ogni trattamento può variare dall’altro in base a ciò che avviene come conseguenza al massaggio precedente.
6) Per chi è utile un massaggio ? possono farlo tutti o solo alcuni ?
Il massaggio possono farlo tutti da 0 a 90 anni, non ci sono indicazioni particolari, è naturale che durante il colloquio iniziale si chiede se la persona ha delle problematiche fisiche importanti per eventualmente non trattarla o trattare una o più zone con cautela o riflessologicamente.
Il massaggio per gli antichi romani o i greci era una pratica usata giornalmente, usata alle terme che venivano frequentate abitualmente tutti i giorni, faceva parte della cura di se stessi, ma dopo, diversi fattori, hanno fatto si che venisse abbandonata tale meravigliosa pratica, uno di questi fattori è stato il dominio sulle menti ignoranti da parte della religione cattolica che ha iniziato a condannare il toccarsi o il toccare il corpo come qualcosa di sporco, condanna che veniva naturalmente da menti disturbate e dominate dalla paura, le stesse menti che hanno torturato e bruciato milioni di donne che avevano conoscenze maggiori di loro sia dei misteri occulti che delle pratiche di cure naturali.
“Il toccare è il primo gesto d’amore che una madre fà al proprio figlio quando partorisce come si può pensare che ci sia qualcosa di male nel primo gesto d’amore che riceviamo o doniamo nella nostra vita ????”
Comunque col massaggio, oltre a ritrovare il piacere e l’antico ricordo di essere toccati, accarezzati e coccolati si prenderà coscienza di cosa poter fare per essere noi stessi pienamente; re-imparare la felicità che ci è stata riservata e la nuova consapevolezza delle infinite possibilità che sopiscono dentro e fuori di noi e che perdiamo o abbiamo perso per diversi motivi: o perchè così ci è stato insegnato, o per piacere agl’altri, magari per paura o per chissà quali altre ragioni.
I massaggi hanno diversi effetti positivi sia sul benessere fisico, mentale che su quello emozionale; in base alle diverse tecniche che si impiegano a seconda della necessità, potranno avere effetti depurativi, cioè aiutare gli organi emuntori ad alleggerire il carico di tossine da eliminare, potranno essere sbloccanti, decontraenti, alleviare dolori cervicali o muscolari della schiena, migliorare la circolazione sia sanguigna che linfatica quindi ossigenare, drenare, sgonfiare, migliorare il tono dei tessuti e anche dello spirito.
7) Ci sono delle controindicazioni specifiche ?
Naturalmente come in ogni pratica che và a modificare uno stato fisico o mentale ci sono delle accortezze, delle attenzioni particolari della quale essere assolutamente coscienti.
Parlando di gravidanza per esempio il massaggio è un ottima coccola da farsi fare, lo consiglio vivamente visto le soddisfazioni ottenute, aiuta e dona sollievo per diversi fastidi che possono insorgere in questo delicato momento come ristagni di liquidi agl’arti inferiori con gonfiori e pesantezza oppure mal di schiena per l’aumento del peso oppure anche il maggior bisogno di attenzioni per l’aumento della sensibilità; ma il massaggio richiede semplicemente delle particolari attenzioni da parte del terapista, per esempio sempre parlando di gravidanza, in riflessologia si evita nei primi tre mesi di trattare tutta la zona genitale così da non interferire col lavoro che la natura sta facendo invece sarà utilissima dal quarto mese in poi e in particolar modo nell’ultimo mese per la preparazione al parto, invece per le manualità sul corpo si avrà l’accortezza di trattare molto delicatamente l’addome e la parte lombare quella collegata ai reni che stanno svolgendo un importante lavoro;
Altre controindicazioni possono essere problematiche importanti di salute con la quale evitare certe manualità e certe zone; comunque sia fondamentalmente penso che il tutto dipenda sempre dalla coscienza e dal senso di responsabilità di chi ti massaggia!
8) Ma quando una persona inizia a farsi massaggiare
come fà a sapere quanto tempo, quante sedute sarebbe
bene fare?
Per quanto mi riguarda non sono mai riuscita a dare una risposta precisa a questa domanda; ritengo sarebbe troppo generica, gli incontri si valutano di volta in volta vedendo come la persona si sente cosa è uscito e cosa ancora deve uscire; il processo di riequilibrio quando non si sta bene può essere breve ma potrebbe essere lungo, dipende da diversi fattori per es. quanto quella persona desideri veramente star bene o quanto tempo ci voglia per lei ritrovare il proprio equilibrio; comunque sia non posso generalizzare diciamo che dipende da caso a caso, c’è da dire che le reazioni più veloci le ho notate nelle persone più giovani di spirito o comunque in quelle più aperte, curiose verso la conoscenza di se stessi e la disponibilità e la voglia di stare bene, teniamo in considerazione che parliamo di dolore, di disagio, sono situazioni delicate con la quale dovremmo avere più pazienza verso noi stessi; a volte quando stiamo male vorremmo subito tornare in pista, vorremmo che gli altri ci mettano subito in piedi ma dietro a quel malessere c’è una sofferenza che va ascoltata ed affrontata in particolare dalla persona stessa.
In linea generale diciamo che si può iniziare con un numero da 6 a 10 trattamenti e che se ce lo si può permettere di mantenere la frequenza monosettimanale oppure un paio al mese come mantenimento oppure finchè ci fa star bene e se ne ha voglia.
A mio avviso il massaggio non è solo un trattamento alla quale si ricorre solo quando non si sta bene o solo in primavera per trattare la famelica cellulite o solo quando si rimane bloccati con la schiena ma una vera e propria coccola sia fisica, perchè mantiene equilibrato il corpo e le sue varie funzioni, che emozionale perchè qualcuno si occupa di te!
Io mi scambio regolarmente il massaggio ogni settimana, da anni con una collega e mi sento sempre molto bene dopo averlo fatto è un momento che mi dedico e quando lo salto ne sento la mancanza!!!
Quando il tuo corpo inizia ad essere toccato diventi cosciente di zone o sensazione alla quale non avevi mai fatto caso, diciamo che è come se inizi a conoscerti di più, più consapevolmente.
E’ importante sapere xò che dal momento che il massaggio smuove dei blocchi energetici questi in qualche modo se si è fatto un buon lavoro iniziano ad essere sciolti dal corpo che cercherà di liberarsene, per esempio non sò alleggerendo le tossine smuovendo energia che era stata accumulata magari nel fegato cosicchè ci si può sentire più irritabili o aggressivi; in pratica col massaggio smuovi, cerchi di sciogliere degli accumuli ed è naturale che se quell’emozione o quel problema era stato accumulato cioè messo da parte, dimenticato andando a smuoverlo si ripresenterà per essere affrontato ed eliminato cosicchè non possa far danni, quindi le tempistiche potrebbero anche essere un pò lunghe e ci potrebbero essere delle conseguenze al massaggio, dal prurito all’apparizione di brufoli, ad un infiammazione oppure anche alla febbre, da un grande sonno al bruciore di stomaco oppure niente di tutto ciò; questo non accade sempre ed è molto soggettivo ma tutto ciò che accade dopo il massaggio è molto positivo perchè il corpo è stato stimolato e se accade qualcosa è perchè quel corpo risponde alla stimolazione.
Quindi non bisogna assolutamente spaventarsi nel caso di risposte da parte del nostro organismo ma anzi fidarsi completamente di lui e del perfetto e magico lavoro che da solo sa fare e mettere in atto per farci stare bene!!
Sono processi di detossinazione, di riequilibrio, meccanismi di difesa dell’organismo che mette in atto naturalmente per ritrovare l’equilibrio iniziale che è stato perso.
9) Ma allora si può dire che il massaggio cura???
Le parole cura, salute, malattia, medicine e quant’altro ne concerne sono di stretta competenza e responsabilità medica e nessuno a livello legale e cosciente se ne può avvalere.
Ognuno ha i suoi limiti e le sue competenze e queste vanno rispettate senza abusarne, ognuno arrivi fin dove può arrivare, questo diciamo che è doveroso dirlo c’è anche da dire che purtroppo una cosa che mi tocca profondamente e che mi dispiace è che in Italia non ci sono delle scuole statali e quindi riconosciute che potrebbero dare alle persone appassionate in questi campi la giusta preparazione data da docenti preparati e coscienziosi; questo perchè tutto rimane come sempre nelle mani di interessi prettamente economici delle aziende farmaceutiche e di chi c’è dietro; per fortuna la sensibilità e i bisogni quindi le richieste del popolo diventano sempre maggiori verso le medicine e i metodi tradizionali, naturali e questo mi da la speranza che le cose si muovano nella giusta direzione e cioè in quella di una collaborazione della classe medica ufficiale con tutte quelle figure esterne della medicina alternativa che lavorano col desiderio di far star meglio le persone perchè il fine sia degli uni che degl’altri dovrebbe esser quello!!! e che vengano riconosciute, organizzate e migliorate le scuole che al momento sono solo private.
Diciamo che il massaggio e in generale tutte le tecniche dolci e naturali tendono a voler prevenire un eventuale espressione di disagio, quindi il fine non è tanto quello di curare ma di prevenire.
Detto questo il massaggio dona benessere, cioè la sensazione di star bene, del sentirsi bene; il massaggio pulisce stimolando processi di disintossicazione, drena i liquidi favorendo lo scioglimento dei ristagni, degli accumuli, scioglie muscolature rigide, contratte migliorando così sensazioni dolorose, sciogliendo le tensioni si rilassa anche la pelle migliorandone così il tono.
Il massaggio fà si che l’animo e il fisico si rilassino e ci si prenda un pò di tempo per se stessi e per riflettere sui ritmi anormali, innaturali e inumani cui lo stress della vita moderna e frenetica ci sottopone anzi alla quale ci sottoponiamo noi stessi in prima persona scegliendo di farlo; stimola la circolazione migliorando quindi i problemi di pesantezza, ristagno, gonfiore, ritenzione idrica delle gambe e in generale di tutto il corpo.
Non va dimenticata l’importante azione benefica dal punto di vista emozionale, l’essere toccati, coccolati, ci riporta al tocco di nostra madre, all’essenza dell’amore puro, disinteressato, al sentirsi accettati, ascoltati, considerati, non giudicati; ti infonde fiducia, stima e amore per te stesso e io di tutte queste belle sensazioni provate dalle persone mi nutro e di conseguenza sto meglio con loro!
10) Cos’hai ora nel cassetto? Cosa ti piacerebbe ancora fare?
Lavoro da diversi anni da sola, quindi l’esigenza che si è fatta sempre più viva in me negli ultimi anni è quella di poter collaborare con dei colleghi, con degl’altri terapisti o medici, poter quindi confrontarmi lavorare con loro e crescere anche facendo tesoro delle loro esperienze, questo vorrei fare e anche tenere dei seminari sull’uso dell’argilla oppure dei corsi alle neomamme su come trattare col massaggi i loro piccoli perchè è di primaria importanza per il bambino essere toccato dalla propria madre molto di più che non da un terapista sconosciuto.
E anche dei seminari sull’importanza della respirazione per l’aumento della conoscenza e della consapevolezza di se stessi insomma di cose in testa e di desideri non sono mai a corto.
10) Prima dicevi che anche tu ti fai trattare, ma allora è
importante anche per i terapisti aver attenzione verso se
stessi, farsi trattare?
Dal mio punto di vista questo è di primaria importanza, non puoi aiutare gli altri se tu stesso in prima persona non sei capace di chiedere aiuto quando ne hai bisogno, come puoi amare gli altri se prima di tutto non sai amare te stesso?
E’ impossibile non volersi bene ed insegnare agl’altri a volersene, non puoi passare un messaggio un insegnamento a qualcun’altro se tu stesso non hai fatto quell’esperienza se non l’hai vissuta, come posso insegnare qualcosa che non conosco che non ho sentito???
Il primo passo parte da te, ognuno di noi deve farlo altrimenti gli altri non possono aiutarci, non possono fare niente, non possiamo sperare che l’aiuto ci cada dal cielo senza per primi decidere di aiutarci, di star bene, di volerci bene.
Noi abbiamo il dono del libero arbitrio quindi di poter scegliere, di fare il primo passo che deciderà la strada che percorreremo e quindi le situazioni che ci si presenteranno.
Quindi siamo noi a decidere di volta in volta il nostro destino, il nostro cammino; se per esempio decidiamo di voler fare una cosa, non basta che io lo desideri o che mi metta a pregare perchè ciò accada ma farò io la prima azione in quella direzione, io mi muoverò perchè quella cosa accada, altrimenti non accadrà nulla; questo vale anche nel caso io non stia bene, non posso mettere il mio benessere solo nelle mani degl’altri, delegare gl’altri di un compito che è prima di tutto mio, io dovrò per primo voler star bene e allora una volta che chiedo aiuto ho fatto il primo passo ma per arrivare poi a star bene dovrò impegnarmi nel fare ciò che è necessario e non sperare che lo facciano gli altri; gli altri possono aiutarci, darci consigli, starci vicino ma se poi io continuo nelle vecchie abitudini che mi han portato a stare male e continuo a non ascoltare il mio corpo e a non rispettarmi ciò indicherà che non voglio davvero aiutarmi ma spero sempre che gli altri agiscano per me continuando ad autovittimizzarmi, questo perchè non abbiamo neanche la minima idea del potere che abbiano nelle nostre mani, di come possiam cambiare la nostra vita !!!
NUOVA PROSPETTIVA DELLA MALATTIA !!!
Generalmente consideriamo le malattie, i disturbi, i dolori, come qualcosa di nemico, di dannoso, qualcosa da sconfiggere perchè ci impedisce di continuare a vivere la nostra solita vita, di correre avanti come i tempi frenetici oggi ci richiedono.
Se provassimo invece a fermarci un attimo e ad ascoltare ciò che il corpo e il malessere che sentiamo ci vuole comunicare riusciremmo forse a conoscerci meglio e incredibile ma vero anche a far più cose e a farle meglio!!!
I mutamenti dell’uomo durante il suo percorso, il divenire della vita stessa, espongono l’essere umano a continue alterazioni del suo equilibrio, equilibrio che dev’essere di volta in volta riconsiderato e ristabilito.
Ogni volta che affrontiamo le differenti situazioni nel nostro vivere, siano esse piacevoli o dolorose, veniamo sottoposti a sollecitazioni che richiedono un apprendimento da parte di tutto il ns essere; spesso ciò comporta dei periodi di disequilibrio energetico più o meno lunghi che a livello fisico possono manifestarsi attraverso malesseri diversi.
In quest’ ottica lo stato di malessere può rivelarsi come un momento che ci fornisce preziose informazioni su di noi, ci invita a fermarci a riflettere; tutti i traumi che subiamo sia fisici che emotivi che non elaboriamo rimangono intrappolati nel corpo come un blocco energetico e quindi fisico, se non teniamo in considerazione che il dolore deriva anche dalle nostre parti più profonde per capirne la vera causa e tratteremo il malessere solo dal punto di vista sintomatico, quel disturbo prima o poi si ripresenterà perchè non veramente risolto ma solo momentaneamente represso.
Il malessere, la sofferenza sicuramente indicano che si è in un momento di disagio, ma c’è anche molto di più da sapere di quel malessere: è aumentando la coscienza, ancora dormiente dentro di noi, che ci dà la possibilità di evolverci!!!
Abbiamo la possibilità di conoscere veramente noi stessi semplicemente fermandoci e riflettendoci anzichè piangerci addosso perchè non possiamo correre come solitamente ci hanno insegnato a fare e voler subito immediatamente stare meglio anche se quel meglio è solo falso e provvisorio!!! naturalmente non è così per tutti e in ogni situazione, non voglio assolutamente generalizzare, perché ognuno di noi è appunto diverso ma parlo sulla base di informazioni generiche sulle abitudini che conosciamo come le più comunemente usate.
Mi meraviglio del fatto che le persone si stupiscano quando scoprono che un dolore in un certo punto scompare solamente perchè si è risaliti al momento dell’accensione di quel dolore e ci si è ricordati cos’è accaduto in quel momento; e invece capita che quando si rivive una situazione nella quale si è trattenuta un emozione e non la si è esternata ci si ricorda che il dolore che abbiamo è nato in quel preciso momento e una volta diventati coscienti di cosa non abbiamo esternato e del perchè, capita che il dolore si sciolga, scompaia, non è magia è consapevolezza!
Noi siam capaci di far questo ma è che ci hanno detto che non abbiamo tempo per noi, che non siamo capaci, che dobbiamo soffrire e sacrificarci tutta la vita, lavorare, lavorare, produrre e consumare....fermiamoci un attimo a riflettere sul vortice dalla quale siamo stati investiti, se solo ci fermassimo pochi minuti ogni giorno a guardarci dentro scopriremmo un mondo di forza che neanche ci immaginavamo!
L’amore e la dedizione nei confronti degl’altri non può partire se non dall’amore, l’attenzione e l’ascolto verso noi stessi, d’altronde come si può donare agl’altri qualcosa che non si conosce qualcosa che non si ha dentro, insomma come si possono amare gl’altri se non si ama innanzitutto noi stessi? quante persone si dedicano sempre agl’altri dicendo che lo fanno per vocazione, per carattere e invece sono poi conciatissime, sofferenti?? che tipo di amore stò donando? forse quello che mi han detto di donare per essere giudicato una brava persona o perchè così facendo evito di guardarmi dentro perchè il mio di dolore da sciogliere è troppo forte, ma non c’è soluzione se non quella di iniziare a migliorare noi stessi e non cercar a tutti i costi di voler cambiare gl’altri e il mondo! concentriamoci su di noi!!!
Una frase del saggio Lao Tze:
“ Una torre di cento piani inizia con una sola zolla di terra, un albero
enorme ha come radice un capello, un viaggio di mille miglia inizia con
un solo passo”.
Libri o siti che consiglio riguardanti gli argomenti sopra trattati:
Sito di Lucia e suo Team:
http://www.metodoluciatorricianci.it/
- Tutti i libri di Hernan Huarache Mamani;
- Riflessologia di G. Cella;
- Consiglio ad un aquila che si crede un pollo di Anthony De Mello;
- Malattia e destino di Thorwald Dethlefsen;
- Rebirthing, il respiro che guarisce di Sergio Salati;
- Le energie positive degli alberi di Patrice Bouchardon;
- L’iridologia di Luigi Costacurta edizioni di medicina naturale;
- La riflessologia del piede di Dwight C.Byers ediz. mediterranee;
- L’anima svelata di S. Fumagalli e F. Gandini ediz. anima
La titolare di questo blog non dispensa consigli "medici" né "prescrive" l’uso di alcuna tecnica come forma di trattamento per problemi fisici e psicologici senza il parere di un medico, direttamente o indirettamente.
L’intento è semplicemente quello di offrire informazioni di natura generale per aiutare voi e la vostra ricerca del benessere. Nel caso in cui usaste le informazioni contenute su questo blog per voi stessi, che è costituzionalmente giusto, non si assume responsabilità delle e per le vostre azioni.
domenica 31 luglio 2011
sabato 30 luglio 2011
Onestà e Gentilezza
Noi riusciamo con i nostri occhi a vederci in un certo modo, a sentirci in un certo modo, abbiamo una più o meno precisa idea di noi stessi. Questo in base ad una serie di nostre caratteristiche, di insegnamenti ricevuti, di sensazioni interiori date dalle nostre credenze, dalle nostre esperienze, da ciò che ci dicono o ci hanno detto gli amici, i colleghi, la società, i mass media con la pubblicità etc; insomma ci sentiamo, ci percepiamo in un certo modo....ma questo è solo uno dei modi! Già perché non è l'unico ma ce ne sono altri; uno è quello con la quale ci vedono, ci percepiscono gli altri, con i loro occhi, le loro sensazioni, credenze, esperienze, etc.
Loro, gli altri, coloro che ci contornano ci vedono in modo diverso da come ci vediamo noi, ed è molto importante saperlo, è un occasione importantissima per crescere, migliorarci, riflettere, valutare e poter modificare in meglio dei nostri lati che ci frenano, ci bloccano, che ci creano disagio; conoscere la visione esterna alla nostra ci fa scoprire mondi di noi stessi che ignoriamo e solo attraverso gli occhi, il cuore, le parole degli altri abbiamo la possibilità di diventarne coscienti.
C'è anche un altro modo per poter davvero conoscere meglio se stessi......e siamo sempre noi stessi!
Si, perché nelle varie cose che ci permettono di vederci limitatamente ce n'è anche una che è l'illusione, la bugia che ci sappiamo raccontare, ed è radicata dentro di noi, è un bisogno per la sopravvivenza per il non soffrire, perché vedere un lato brutto di noi stessi, che sia interiore o esteriore che non ci piace, fà male !Inizialmente ma solo quando decideremo col Cuore e con tutto noi stessi di cambiare per aprirci e stare meglio riusciremo a vedere finalmente la Verità, cioè a cambiare la visione di noi riguardante quel lato che prima non vedevamo o vedevamo in modo distorto per rendercelo accettabile.
Nel momento in cui sapremo vedere come davvero siamo, ecco solo in quel preciso momento inizierà la vera accettazione di noi stessi, sarà il primo passo per il nuovo Cambiamento, un cambiamento che porterà maggiore Amore sia verso noi stessi che di conseguenza verso gli altri, perché vedendoci per quello che davvero siamo dimostriamo finalmente Amore e accettazione verso quelle parte che non tolleravamo di noi e che invece ora siamo pronti a guardare in faccia, a nutrire, ad accettare e quindi a rifletterci sopra e ad agire per modificarla in meglio, per trasformarla da debolezza in Forza !!!
Quindi chiediamo l'opinione a chi è diverso da noi........senza offenderci ma con Umiltà, senza presunzione ma con Curiosità e accettiamo come dono le parole che sentiremo, siano esse per noi piacevoli o meno.
Solo così potremo raggiungere gli obiettivi alla quale teniamo tanto! E finché non faremo ciò, perderemo un sacco di tempo prendendoci in giro; non ci potrà essere il cambiamento che ci permetterà di trasformare i nostri sogni i nostri desideri in realtà.....quindi Onestà verso noi stessi e anche verso gli altri, si perché anche gli altri si meritano la nostra Onestà, che non significa sbattergli in faccia sgarbatamente o aggredendo giusto per sentirsi onesti scaricando rabbia, ma col cuore, con le dovute maniere fatte di Gentilezza ed Umiltà (pensiamo sempre che anche noi abbiamo dei lati oscuri) senza giudizio o condanna, ma per dare l'opportunità anche a chi ci stà accanto di poter migliorare sia se stesso che i rapporti con gli altri :-))) Dy
La titolare di questo sito non dispensa consigli medici né prescrive l’uso di alcuna tecnica come forma di trattamento per problemi fisici e psicologici senza il parere di un medico, direttamente o indirettamente.
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Loro, gli altri, coloro che ci contornano ci vedono in modo diverso da come ci vediamo noi, ed è molto importante saperlo, è un occasione importantissima per crescere, migliorarci, riflettere, valutare e poter modificare in meglio dei nostri lati che ci frenano, ci bloccano, che ci creano disagio; conoscere la visione esterna alla nostra ci fa scoprire mondi di noi stessi che ignoriamo e solo attraverso gli occhi, il cuore, le parole degli altri abbiamo la possibilità di diventarne coscienti.
C'è anche un altro modo per poter davvero conoscere meglio se stessi......e siamo sempre noi stessi!
Si, perché nelle varie cose che ci permettono di vederci limitatamente ce n'è anche una che è l'illusione, la bugia che ci sappiamo raccontare, ed è radicata dentro di noi, è un bisogno per la sopravvivenza per il non soffrire, perché vedere un lato brutto di noi stessi, che sia interiore o esteriore che non ci piace, fà male !Inizialmente ma solo quando decideremo col Cuore e con tutto noi stessi di cambiare per aprirci e stare meglio riusciremo a vedere finalmente la Verità, cioè a cambiare la visione di noi riguardante quel lato che prima non vedevamo o vedevamo in modo distorto per rendercelo accettabile.
Nel momento in cui sapremo vedere come davvero siamo, ecco solo in quel preciso momento inizierà la vera accettazione di noi stessi, sarà il primo passo per il nuovo Cambiamento, un cambiamento che porterà maggiore Amore sia verso noi stessi che di conseguenza verso gli altri, perché vedendoci per quello che davvero siamo dimostriamo finalmente Amore e accettazione verso quelle parte che non tolleravamo di noi e che invece ora siamo pronti a guardare in faccia, a nutrire, ad accettare e quindi a rifletterci sopra e ad agire per modificarla in meglio, per trasformarla da debolezza in Forza !!!
Quindi chiediamo l'opinione a chi è diverso da noi........senza offenderci ma con Umiltà, senza presunzione ma con Curiosità e accettiamo come dono le parole che sentiremo, siano esse per noi piacevoli o meno.
Solo così potremo raggiungere gli obiettivi alla quale teniamo tanto! E finché non faremo ciò, perderemo un sacco di tempo prendendoci in giro; non ci potrà essere il cambiamento che ci permetterà di trasformare i nostri sogni i nostri desideri in realtà.....quindi Onestà verso noi stessi e anche verso gli altri, si perché anche gli altri si meritano la nostra Onestà, che non significa sbattergli in faccia sgarbatamente o aggredendo giusto per sentirsi onesti scaricando rabbia, ma col cuore, con le dovute maniere fatte di Gentilezza ed Umiltà (pensiamo sempre che anche noi abbiamo dei lati oscuri) senza giudizio o condanna, ma per dare l'opportunità anche a chi ci stà accanto di poter migliorare sia se stesso che i rapporti con gli altri :-))) Dy
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venerdì 29 luglio 2011
Alimentazione ed emozioni, filo diretto!
Sappiamo bene quanto sia importante una buona alimentazione, anzi una delle basi per star bene, prevenire malattie, disturbi, dolore eppure moltissima gente oggi giorno è in sovrappeso o obesa e assolutamente inconsapevole del male che si fà ingurgitando cose che neanche si accorge di far entrare dentro di sè.
Mi chiedo il perchè in continuazione riflettendo anche sulle mie esperienze o quelle di chi mi circonda clienti, familiari, amici.
Una della diverse risposte è legata alla nostra personale difficoltà ad esprimere le emozioni in particolare la Rabbia. Per la medicina tradizionale cinese (MTC) l'emozione della Rabbia nasce, ha sede e viene gestita dal Fegato, meraviglioso organo alla quale ogni volta che rinunciamo ad esprimere questa importante emozione, manchiamo di rispetto, quindi ne manchiamo a noi stessi.
La Rabbia, se vissuta, esternata in modo costruttivo è importantissima per noi; ci permette di dare dei messaggi ben precisi agli altri, ci permette quando qualcuno ci manca di rispetto di chiarire il fatto che non può permetterselo! Dalle situazioni più semplici, per es. qualcuno ti passa davanti quando sei in fila a quelle più serie, in ogni caso bisogna sforzarsi di esprimere il proprio disappunto, non rinunciateci, fatevi coraggio, dite di volta in volta ciò che vi fà arrabbiare, chiarite con le persone ciò che vi ha dato fastidio, è più facile di quanto voi pensiate. A bloccarci è la paura di esser mal giudicati dagli altri, ma se non vi sentiti rispettati e non lo dite sarete voi a giudicare male voi stessi e a maltrattarvi poi aggredendo cibo e creando possibilità di malesseri maggiori; quindi fatelo per amore di voi stessi perchè siete i primi e gli unici che si possono rispettare; il rispetto degli altri verrà automaticamente di seguito, in modo naturale, perchè voi l'avrete accresciuto dentro di voi; perchè il Coraggio, qualità che è già dentro tutti noi, lo avremo finalmente tirato fuori e nutrito ed è quello che ci aiuterà a mantenere un Fegato sano, perchè non sopprimeremo la sua emozione caricandolo di lavoro sia con essa che con tutto il cibo che aggredireste per non aver detto ciò che volevate dire. Così facendo, cioè esprimendo, risolvendo di volta in volta le situazioni che ci creano Rabbia, non arriveremo ad accumularla e a pensare di voler male a qualcuno, e i Muscoli (collegati sempre al Fegato) saranno forti e rilassati e digeriremo bene, assimileremo bene ciò che mangiamo, i nostri pensieri saranno puliti, buoni e d'Amore...... Buona giornata :-))))) Dy
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Mi chiedo il perchè in continuazione riflettendo anche sulle mie esperienze o quelle di chi mi circonda clienti, familiari, amici.
Una della diverse risposte è legata alla nostra personale difficoltà ad esprimere le emozioni in particolare la Rabbia. Per la medicina tradizionale cinese (MTC) l'emozione della Rabbia nasce, ha sede e viene gestita dal Fegato, meraviglioso organo alla quale ogni volta che rinunciamo ad esprimere questa importante emozione, manchiamo di rispetto, quindi ne manchiamo a noi stessi.
La Rabbia, se vissuta, esternata in modo costruttivo è importantissima per noi; ci permette di dare dei messaggi ben precisi agli altri, ci permette quando qualcuno ci manca di rispetto di chiarire il fatto che non può permetterselo! Dalle situazioni più semplici, per es. qualcuno ti passa davanti quando sei in fila a quelle più serie, in ogni caso bisogna sforzarsi di esprimere il proprio disappunto, non rinunciateci, fatevi coraggio, dite di volta in volta ciò che vi fà arrabbiare, chiarite con le persone ciò che vi ha dato fastidio, è più facile di quanto voi pensiate. A bloccarci è la paura di esser mal giudicati dagli altri, ma se non vi sentiti rispettati e non lo dite sarete voi a giudicare male voi stessi e a maltrattarvi poi aggredendo cibo e creando possibilità di malesseri maggiori; quindi fatelo per amore di voi stessi perchè siete i primi e gli unici che si possono rispettare; il rispetto degli altri verrà automaticamente di seguito, in modo naturale, perchè voi l'avrete accresciuto dentro di voi; perchè il Coraggio, qualità che è già dentro tutti noi, lo avremo finalmente tirato fuori e nutrito ed è quello che ci aiuterà a mantenere un Fegato sano, perchè non sopprimeremo la sua emozione caricandolo di lavoro sia con essa che con tutto il cibo che aggredireste per non aver detto ciò che volevate dire. Così facendo, cioè esprimendo, risolvendo di volta in volta le situazioni che ci creano Rabbia, non arriveremo ad accumularla e a pensare di voler male a qualcuno, e i Muscoli (collegati sempre al Fegato) saranno forti e rilassati e digeriremo bene, assimileremo bene ciò che mangiamo, i nostri pensieri saranno puliti, buoni e d'Amore...... Buona giornata :-))))) Dy
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